2016

Miniraduno in Sicilia

Giarre, Siracusa, Catania
26-28 marzo 2016

Nato da una frase buttata lì a settembre da un amico in una Rovereto (insolitamente bollente) di fine estate: "L'anno prossimo si fa un raduno in Sicilia".

Pochi ci credevano, sembrava un'idea un po' pazza e senza seguito, e invece ci troviamo qui, a scrivere di giornate splendide, di posti incantevoli, di amicizie rinnovate, semmai ce ne fosse stato il bisogno.

Va detto che senza un sostanzioso aiuto economico dell'ideatore, che ha pensato alle spese di carburante, al traghetto, all'alloggio e a parte del vitto, sarebbe stato molto più difficile partecipare: la distanza è notevole, i costi sono alti perchè bisogna stare fuori molti giorni in luogo del solito weekend, trovare ferie e anche un po' di follia per affrontare chilometri e chilometri con famiglia e cane al seguito, come nel mio caso.

Ma tutto è andato per il verso giusto, anzi meglio del previsto. La comitiva ha unito i primi due pezzi la sera del mercoledi pre-pasquale. L'XC90 Ocean Race è arrivata a Fermo in un giorno meteorologicamente infausto, segnato da freddo, nebbia, pioggia battente, strade franate e fiumi straripati. Dopo una cena fatta insieme e si va a dormire, sperando in un meteo migliore per il giorno successivo.
E la mattina seguente si parte puntuali alle 7.00: l'XC90 e la V40 affrontano l'appennino innevato, attraversano il traforo del Gran Sasso uscendo ad Avezzano e virando verso Cassino, poi dritti verso Salerno per il pranzo; qui c'è l'incontro con Jos e famiglia, poi tutti insieme si riparte verso sud.

La strada è comoda all'inizio, poi diventa sempre più impervia fino a che si affronta un cantiere lungo una quarantina di chilometri e veramente complicato da attraversare. Soprattutto se, come nel nostro caso, si incontrano nebbia, pioggia, vento e una nuvola bassa che si mescola col fumo dell'asfalto in costruzione, bagnato da una pioggia insistente. Uno scenario infernale in mezzo ai monti e sopra a viadotti sui quali è meglio non guardare giù.

Ma nessuno può fermare le nostre Volvo, e in poco tempo le condizioni migliorano: la strada si fa bella e moderna, si vede il mare laggiù in basso e il tramonto preannuncia bel tempo per l'indomani.

Dopo un'indecisione sulla strada che porta all'imbarco, finalmente riusciamo a salire sul traghetto per l'ora di cena, pronti per assaggiare le arancine preparate in loco, sicuramente tra le migliori della Sicilia.

Caronte ci porta sull'isola facendoci ballare un pò ma, nonostante i chilometri e l'orario attardato, il morale della ciurma è alto.

Alcuni contatti telefonici con Roberto e poi ci si butta in autostrada verso Giarre, dove l'organizzatore puntiglioso ci aspetta; si va a cena in un locale molto carino e il cui parcheggio è più adatto alle 3 "XC" piuttosto che alla mia "V", che comunque se la cava egregiamente. E poi via, verso l'hotel che è veramente una piccola oasi di storia e di tranquillità.

La mattina successiva si parte per Siracusa, splendida cittadina ricca di storia e di panorami da scoprire. Ci dirigiamo verso la zona dei reperti archeologi e del teatro greco, prendiamo anche una guida che ci spiegherà ogni dettaglio. Poi si va sull'isola di Ortigia, collegata tramite un piccolo passaggio: c'è un porto molto bello e un lungomare infinito, ma anche il locale dove mangeremo pesce è pdegno di nota.

Per motivi tecnici salta la visita all'aranceto, ripieghiamo (per modo di dire) prolungando il tragitto verso Noto, capitale del barocco e patrimonio dell'Unesco: la strada per arrivarci, come molte altre in zona, si inerpica in luoghi collinari con percorsi stretti e divertenti da percorrere. Non ci si annoia alla guida (questo è sicuro) e la meta è davvero meritevole.

Un'oretta e via, ci esce una pizza a Giarre, solo per coraggiosi, visto il lauto pranzo affrontato qualche ora prima.
La mattina successiva saliamo in direzione Etna, sosta a Sant'Alfio per ammirare il paese (e la casa di "Guidopiano") e fermarsi ad osservare la maestosità del Castagno dei Cento Cavalli, davvero notevole nelle dimensioni. Ne approfittiamo per fare belle foto alle auto anche con l'aiuto di un ragazzo e del suo drone, ovviamente chiamato da Roberto che non ha tralasciato nessun particolare organizzativo durante tutto il raduno.

Il video prodotto da quell'enorme zanzara programmabile è davvero sorprendente. Acquistiamo anche delle nocciole e poi iniziamo a fare sul serio, salendo verso l'Etna con pendenze notevoli (anche qui ci vorrebbe un'XC al posto della V...) su una striscia di asfalto ricavata chissà come tra colline di lava che impressionano un pò, nonostante siano lì ferme da anni.

Sopratutto impressiona l'idea che tutto ciò che si vede è stato vivo e in movimento: una montagna di energia smisurata che ora riposa in silenzio, per accogliere al meglio il turista. In pochi chilometri si arriva a 1900 metri, l'aria cambia: è fredda, tira vento e a tratti viene giù anche un pò di neve che va a cumularsi su quella già esistente, mescolata con la lava in un mix di contrasto bianco e nero.

Si fa pranzo nell'unico posto disponibile e poi si scende giù, fermandosi ogni tanto per fare foto. Ci godiamo un pomeriggio di riposo e poi via, verso la costa, Aci Trezza e Aci Castello, gustando la Scogliera dei Ciclopi in notturna. Immensi massi che affiorano dall'acqua come sassi lanciati da giganti.

Si arriva al giorno di Pasqua, tre moschettieri su XC partono presto per risalire verso Forza d'Agrò, paesino a strapiombo sul mare che ci aspetta per la messa e per il pranzo. Il quarto moschettiere, su V40, si attarda un pò causa indisposizione notturna della propria Signora, probabilmente dovuta all'arietta frizzante dei ciclopi di cui sopra. Comunque tutto si risolve e per l'ora di pranzo ci si ritrova a "Il padrino": locale caratteristico, perfetto per ricordare che in quei luoghi fu girato il famoso film. Pranzo veramente speciale, pietanze di rara bontà, servizio eccellente, prezzo contenuto. Perfetto.

E nel pomeriggio si va a Taormina, luogo da vedere ricco di turismo, cultura e bellezza paesaggistica. Per poi salire ancora verso Castelmola, minuscolo paese in alto, molto in alto, non facile da raggiungere, ma famoso per il panorama e per un locale, ormai chiuso, che racchiude un'infinità di oggetti che richiamano un'unica forma...vi lasciamo immaginare quale. Acquistiamo del vino alle mandorle e rientriamo all'hotel, con in mente le immagini dei posti meravigliosi che abbiamo visitato.

Il lunedi si fa una mattinata di relax visitando la spiaggia di Giarre, popolata già al mattino presto da orde di "pasquettisti" alla ricerca del metro quadro per il barbecue. Si risale poi verso l'agriturismo che ci aspetta per il pranzo; nel pomeriggio ci dedichiamo ad una visita a Catania.

Il mattino del martedì tutti in strada, in tempi diversi, sulla via di casa.

Poco da dire, un raduno nel quale non si è sprecato niente, bei posti, tanta storia, belle giornate di sole, un'organizzazione a dir poco eccellente di Guidopiano, risate, ottimo cibo, lezioni di meccanica del nostro amico che, con guanti bianchi e valigetta tecnica, che ha smontato l'XC90 di "Jos" e ha verniciato le pinze freni a tutti.

Insomma, una cosa davvero ben riuscita. Mi sono dilungato un pò per ricordare ogni momento e per rendere l'idea di ciò che veramente si è vissuto in questi 6 giorni.
Un ringraziamento speciale a te, caro vecchio amico: senza il suo aiuto non si poteva riuscire. E un altro a Guidopiano: difficile poter conoscere la Sicilia nei dettagli se non c'è qualcuno del posto che con grande passione ti spiega cosa vedere, dove andare e cosa mangiare.

Ovviamente grazie anche a Jos per aver partecipato, siamo stati davvero bene tutti insieme.

Andrea Censi
(Consigliere e Socio Fondatore)

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